Dopo una trattativa fiume iniziata alle 16.00 di giovedì 8 febbraio, alle 7.15 di venerdì 9 febbraio, c’è il rinnovo. dopo quasi 10 anni, del contratto scuola 2016-2018.

Ecco le novità più importanti previste dopo la firma all’ARAN

Utilizzata quota parte del merito per gli aumenti contrattuali. La restante parte sarà oggetto di contrattazione di istituto.


Nessun aumento dell’orario di servizio.

Ferie e permessi sono rimasti uguali sia per i docenti che per gli ATA.

Aumenti contrattuali da un minimo di 81 a un massimo di 111 euro

Sanzioni discipinari rinviati a successiva sequenza contrattuale.

Possibilità di mobilità annuale se non trasferiti su scuola.

C’è accordo, dunque, tra governo e sindacati, ma non tutti hanno firmato. C’è il no secco di Snals e Gilda. In particolare, Elvira Serafini, a La Tecnica della Scuola, è durissima: “Non firmiamo un contratto del genere. E’ stata una notte da incubo con modifiche in corso d’opera. Non è stato possibile approfondire le modifiche. Un contratto va letto, analizzato in ogni sua parte. Il mondo della scuola e dell’università è variegato e comprende non solo i docenti. Non è stato possibile, dunque, fare un’analisi seria. Ci sono stati dei miglioramenti, alune risposte, ma non tutte. A dir la verità, meglio dire no a questo contratto che firmarlo. Per la parte economica, tra l’altro, si parla di 85 euro lordi e non per tutti. L’uomo va rispettato, non viviamo di solo pane. Spero che la categoria comprenda cosa è accaduto in queste ore”.